Qui trovi una lista di risposte alle domande che più frequentemente
ci vengono poste dai nostri clienti.
1
Come vanno usati i cilindri all’azoto?
I cilindri all’azoto sono recipienti ad alta pressione. E’ importante leggere attentamente le istruzioni per l’uso scritte sul catalogo Bordignon prima del loro utilizzo.
2
Devo fissare i cilindri all’azoto?
Sì, il corretto fissaggio – come descritto nelle istruzioni per l’uso sul catalogo Bordignon – è la vita dei cilindri all’azoto.
3
Qual è la pressione minima di caricamento dei cilindri all’azoto?
In generale la pressione minima di caricamento è 30 bar. Se sono richieste pressioni di caricamento inferiori, contattare l’ufficio tecnico Bordignon.
4
Qual è la pressione massima di caricamento dei cilindri all’azoto?
Per ogni cilindro all’azoto la pressione massima di caricamento è scritta sul catalogo Bordignon e marcata laser sul corpo del cilindro.
5
Avete le certificazioni necessarie per i cilindri all’azoto?
Sì e le certificazioni sono scaricabili dalla sezione Download
6
Quali sono i modelli di cilindri all’azoto più performanti, durevoli e che consentono i maggiori vantaggi?

Consigliamo l’utilizzo delle nostre serie con nano-tecnologie, in particolare la serie CSX (la più potente a parità di diametro) e la serie SMLX (la più compatta in altezza e con forze maggiori del 50% rispetto ai modelli di dimensioni simili presenti sul mercato).

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Vi sono alternative più performanti ai cilindri della serie TOP?

Alla loro introduzione nei primi anni ’90, i cilindri all’azoto della serie TOP erano quelli con le forze più elevate. Più recentemente, grazie allo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate, è stato possibile ottenere le medesime forze con cilindri all’azoto appartenenti ad altre serie che, rispetto a quelli TOP, consentono performance, durata e affidabilità più elevate.

I cilindri della serie CSX, a partire dal diametro 38 mm, hanno forza uguale o maggiore dei cilindri della serie TOP. Per il diametro 32 mm, suggeriamo i modelli 2XCSX32 (inclusi nella serie CSX, come “versione potenziata” dei modelli CSX32) e, per il diametro 25 mm, suggeriamo i modelli MSML25.

A differenza dei cilindri TOP, i cilindri all’azoto CSX, 2XCSX e MSML sono costruiti con la migliore tecnologia Bordignon, sono dotati di raschiastelo per la protezione dai contaminanti e sono auto lubrificati.

8
I cilindri all’azoto devono essere precompressi come le tradizionali molle a filo?
No, i cilindri all’azoto sviluppano una forza iniziale (forza “al contatto”) senza la necessità di precompressione. Per alcuni altri cilindri all’azoto presenti sul mercato (non Bordignon), potrebbe essere consigliata la precompressione per far fronte ad un disegno costruttivi diverso, con un diverso livello di sicurezza.
9
Quanta “riserva” di corsa deve essere lasciata nell’utilizzo dei cilindri all’azoto?

Grazie alla loro costruzione affidabile e alla loro tecnologia avanzata, la corsa nominale dei cilindri all’azoto Bordignon è sempre utilizzabile al 100%. È inoltre presente un’extra-corsa di sicurezza (da 1 mm a 3 mm a seconda dei modelli).

Per alcuni altri cilindri all’azoto presenti sul mercato (non Bordignon) potrebbe essere consigliata una “riserva” di corsa per far fronte ad un disegno costruttivo diverso, con un diverso livello di sicurezza.

10
Qual è l’incremento di forza che si ha comprimendo il cilindro a fine corsa (oppure ad una corsa intermedia?)

Le forze finali (forze a piena compressione, forze a fine corsa) sono indicate sul nostro catalogo e sono valori di riferimento misurati in condizioni statiche. Le forze finali reali sviluppate in fase di utilizzo possono variare, in quanto dipendono dagli specifici parametri dell’applicazione, come ad esempio la velocità di lavoro (cicli al minuto). Lo stesso discorso interessa di conseguenza anche le forze “intermedie”.

L’andamento della forza sviluppata in relazione alla corsa utilizzata non è in realtà lineare, sebbene l’andamento lineare costituisca – in condizioni statiche – un’approssimazione molto buona. Lo scostamento dall’andamento reale è, ai fini pratici, ininfluente. Non è utile indicare un’ipotetica curva esatta dell’andamento forza vs. corsa utilizzata, dato che questa potrà cambiare a seconda dei diversi parametri d’uso (sia che si assumano condizioni statiche o che si assumano eventuali coefficienti politropici “ragionevoli” ma pur sempre univoci e quindi anch’essi del tutto indicativi).

L’approssimazione lineare tuttalpiù facilita i calcoli da parte del progettista.

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È possibile alloggiare i cilindri all’azoto in apposite sedi/fori scavati sulla piastra dello stampo?

Sì, ma è sempre necessario il fissaggio alla base con viti, anche all’interno di un foro. Si vedano le istruzioni d’uso sul nostro catalogo per ulteriori dettagli (diametri dei fori, ecc.).

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È possibile richiedere un cilindro all’azoto Bordignon per sostituire un modello di altro produttore attualmente in uso?

Sì, potete contattare il nostro ufficio vendite e vi proporremo la nostra migliore soluzione. Al fine di valutare la possibile intercambiabilità, vi chiediamo di informarci circa le modalità di fissaggio (ed eventuali altri parametri rilevanti) attualmente in uso.

Ricordiamo tuttavia che stampisti e stampatori possono sfruttare appieno i vantaggi offerti dai cilindri all’azoto di alta qualità Bordignon quando questi vengono scelti per un nuovo progetto.

13
Come vanno usate le molle per stampi?
E’ importante leggere attentamente le istruzioni per l’uso scritte sul catalogo Bordignon prima del loro utilizzo.
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Tutte le vostre molle sono classificabili secondo lo standard ISO?

No. Il catalogo di molle per stampi Bordignon presenta sei serie di molle. Quattro serie sono sviluppate secondo lo standard ISO, e sono la BG (verde: carico leggero), la BA (blu: carico medio), la BR (rosso: carico forte) e la BY (giallo: carico extraforte). Ci sono poi due serie con diametri e lunghezze come da standard ISO, ma aventi caratteristiche differenti: sono la BS (nero: carico extra-leggero) e la BO (arancione: carico super forte, dedicata a carichi particolarmente elevati).

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Come è meglio scegliere una molla?

Per quanto consentito dalle esigenze di lavoro, consigliamo di scegliere le molle più lunghe e di carico inferiore.

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Come scegliere il modello DTAP più adeguato tra quelli disponibili?

Per un uso ottimale della tecnologia DTAP, fornisci i dati relativi a tipologia del maschio (a rullare o ad asportazione), dimensioni del filetto, codice e resistenza del materiale (N/ mm²). Bordignon saprà individuare il prodotto migliore in base alle tue esigenze.

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In cosa consiste il sistema "Direct Drive"?

Grazie alla trasmissione diretta al mandrino, il sistema “Direct Drive” garantisce potenza maggiore, ingombro ridotto, efficace inversione di marcia e minima manutenzione. L’assenza di patrona permette di cambiare il passo di filettatura con estrema rapidità, sostituendo il portamaschio nella macchina e impostando i dati corrispondenti alla nuova lavorazione nel pannello.

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Come orientarsi nella scelta di uno tra i modelli di Evacuatore BRE disponibili a catalogo?

Consigliamo di scegliere il modello con le dimensioni più vicine alle dimensioni dello scivolo che utilizzerete.

19
Qual è la pressione di carica massima dei cilindri all’azoto?

Per ogni cilindro all’azoto, la pressione massima di carica è indicata nel catalogo di Bordignon e incisa al laser sul corpo del cilindro all’azoto.

20
Qual è il cilindro all’azoto più potente?

Vedi modello CSX.

21
Qual è il cilindro all’azoto più basso e potente?

Vedi modello SMLX.

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Perché è consigliabile dotare l'evacuatore BRE del relativo sensore BRE-CD?

L’evacuatore di sfridi (BRE) è una parte essenziale dei sistemi di stampaggio, ma può presentare dei rischi: nel caso in cui si blocchi e smetta di funzionare, gli sfridi si accumulano fino a poter causare danni alle attrezzature. Il dispositivo BRE-CD è un sensore in grado di rilevare il fermo dell’evacuatore durante il processo produttivo e di segnalare l’anomalia attraverso un allarme ad esso collegato.

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